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I Distretti Sanitari

 

Il Distretto Sanitario è l’articolazione territoriale dell’Azienda al cui livello il Servizio Sanitario Regionale attiva il percorso assistenziale. Contribuisce alla missione aziendale assicurando alla popolazione residente la disponibilità, secondo criteri di equità, accessibilità, appropriatezza, dei servizi di tipo sanitario e sociale e garantisce l’integrazione socio-sanitaria, analizzando il rapporto tra domanda ed offerta dei servizi sanitari e sociali.

Ha la responsabilità dell’insieme dei servizi necessari a garantire la salute della popolazione presente sul territorio organizzando l’erogazione dei servizi sanitari territoriali, coordinandoli ed integrandoli con quelli ospedalieri.

Il Distretto Sanitario, in conformità alle previsioni di cui al D.Lgs. n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni, alla L.R. 3 novembre 1993 n. 30 e successive modifiche ed integrazioni, nonché alla Circolare Assessoriale n. 1049 del 22 giugno 2001, eroga le prestazioni in materia di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione ed educazione sanitaria della popolazione, prestazioni che, per le loro caratteristiche, devono essere garantite in maniera diffusa ed omogenea sul territorio.

Il Distretto Sanitario deve garantire, in maniera capillare, le prestazioni in materia di:

  • cure primarie (accoglienza, servizi sanitari di base e specialistici);
  • servizi socio-sanitari integrati con le prestazioni sociali, con funzioni di presa in carico, valutazione multidimensionale e formulazione del Piano Assistenziale Personalizzato (P.A.I.), attraverso l’integrazione professionale di operatori appartenenti all’Azienda ed ai Comuni a favore di persone e famiglie con bisogni semplici e complessi;
  • servizi a favore dei minori e delle famiglie con problemi socio-sanitari e sociali (Servizi consultoriali per l’utenza);
  • cure domiciliari con diversa intensità;
  • cure palliative domiciliari;
  • prestazioni di diagnostica specialistica, con ambulatori attrezzati anche per la piccola chirurgia di emergenza;
  • attività e servizi di medicina fiscale, legale e necroscopica;
  • attività di educazione alla salute;
  • attività degenziali di bassa e media complessità clinica con inserimento in R.S.A., cure riabilitative, e presidi di lunga assistenza per patologie croniche, attività semiresidenziali quali i centri diurni.

Nell’ambito dei distretti sanitari operano i P.T.A. (Presidi Territoriali di Assistenza) che sono finalizzati, sulla base delle specificità dei diversi territori, all’integrazione fisica e/o organizzativa-operativa dei servizi territoriali.

La Direzione dei P.T.A. è affidata al Direttore del Distretto Sanitario in cui essi ricadono.

Ai sensi del D.A. n. 0754/10 sono istituiti i P.T.A. di Trapani, Alcamo, Salemi e Pantelleria.

Qualora si dovessero istituire più P.T.A. in capo allo stesso Distretto, l’Azienda – con successivo dispositivo – regolamenterà l’affidamento della gestione.

Gli obiettivi primari dei P.T.A. sono i seguenti:

  • organizzare in modo appropriato, efficace ed efficiente i percorsi dei pazienti in relazione ai loro bisogni di salute;
  • promuovere percorsi assistenziali integrati che mettano in evidenza le responsabilità, i contributi ed i risultati di tutti i professionisti impegnati nella filiera di cura ed assistenza.

All’interno del P.T.A. standard trova la propria collocazione il Punto Unico di Accesso alle Cure Domiciliari (P.U.A.), la cui funzione risulta di estrema importanza per l’indirizzamento alle varie forme di assistenza domiciliare e lo smistamento delle domande “improprie” verso altri ambiti assistenziali.

Il P.U.A. opera in stretto collegamento con gli Uffici Territoriali allocati presso ogni Presidio Ospedaliero dell’Azienda e sarà integrato alla rete C.U.P. provinciale/regionale al fine di dare risposte appropriate in termini di assistenza, ivi compresa la possibilità per il paziente di prenotare pacchetti di prestazioni fruibili in un unico accesso.

All’interno dei P.T.A. operano i servizi relativi alla assistenza medica e pediatrica di base, alla continuità assistenziale, all’assistenza specialistica extra-ospedaliera, all’assistenza domiciliare, all’assistenza preventiva e consultoriale, all’assistenza farmaceutica e integrativa, all’assistenza sanitaria in regime residenziale o semiresidenziale. Tali servizi sono integrati in un’unica piattaforma comune e costituiscono la porta d’ingresso del cittadino alle cure territoriali.

Nei distretti territoriali è operativo il Centro Unico di Prenotazione Aziendale (C.U.P.) finalizzato a snellire l’iter di presa in carico e di indirizzamento degli utenti e facilitare l’accesso alle prestazioni.

Al fine di ridurre l’uso dei Presidi Ospedalieri e di riqualificare la funzione del territorio, presso ciascun P.T.A. opera un Punto di Primo Intervento (P.P.I) per soggetti adulti e pediatrici che ha la funzione di gestire territorialmente le urgenze di basso e medio livello quali i codici bianchi e, in parte, quelli verdi.

Nei territori che presentano particolari condizioni di disagio assistenziali, come la distanza dai Presidi Ospedalieri, l’Azienda individua Punti Territoriali di Emergenza (P.T.E.) collegati ai P.T.A. nei quali viene assicurata una presa in carico dei casi acuti, finalizzata ad una gestione in loco o ad un trasferimento protetto del paziente nel presidio ospedaliero più idoneo.

Possono essere costituiti all’interno dei P.T.A. eventuali nuovi modelli organizzativi nell’ambito delle cure primarie, nel rispetto degli accordi collettivi nazionali, regionali e contrattazioni decentrate

Il Distretto Sanitario realizza l’integrazione fra servizi sociali e sanitari, contribuendo alla stesura di accordi di programma e protocolli di intesa fra l’Azienda e gli Enti Locali.

Il Distretto Sanitario mantiene rapporti costanti con tutte le strutture aziendali ed in particolare con:

  • Dipartimento di Prevenzione della Salute. L’area d’integrazione riguarda i programmi di prevenzione primaria e di promozione di stili di vita salutari. Per la realizzazione di tali attività il Distretto Sanitario si avvale del ruolo svolto sul territorio dai Medici di Medicina Generale e dai Pediatri di Libera Scelta, oltre che delle proprie strutture distrettuali.
  • Dipartimento di Prevenzione Veterinaria. L’area di integrazione attiene ai programmi di prevenzione concordati con lo stesso Dipartimento per le tematiche in interesse.
  • Dipartimento di Salute Mentale. L’area d’integrazione riguarda principalmente la valutazione e la progettazione congiunta degli interventi per i pazienti con problemi psichiatrici di particolare rilievo e dei percorsi integrati dedicati alle famiglie e ai minori.
  • Presidi Ospedalieri. L’area d’integrazione è rappresentata prioritariamente dalla definizione di percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali ai fini della continuità assistenziale. A tal proposito appare di particolare rilievo il ruolo svolto dagli Uffici Territoriali istituiti all’interno dei Presidi Ospedalieri che dovranno essere in costante collegamento con i P.U.A. e gli Sportelli per il Paziente Fragile e, laddove presenti, con tutti i servizi afferenti ai P.T.A.. Al fine di realizzare un piano della specialistica unica ambulatoriale (Ospedale/Territorio), l’Azienda con successivi provvedimenti definirà in maniera dettagliata i protocolli di accesso alle strutture ambulatoriali e diagnostiche ospedaliere e territoriali, le modalità di valutazione multidimensionale in sede di pre e post dimissione e la programmazione e formalizzazione congiunta delle presenze di operatori ospedalieri in sedi distrettuali e viceversa.
  • Servizio di Psicologia. L’integrazione con tale struttura complessa intersettoriale autonoma posta tra le Strutture in staff al Direttore Generale dell’Azienda, dovrà essere tesa a garantire l’assistenza psicologica ai cittadini per il tramite degli psicologi operanti nelle varie strutture aziendali.

Il Distretto Sanitario inoltre si integra con le strutture extra-ospedaliere dell’emergenza-urgenza, definendo i rapporti di collaborazione per le più efficaci modalità di erogazione dei servizi, con l’obiettivo primario di garantire la tempestività degli interventi e la continuità assistenziale.

Nell’ambito delle attività strategiche aziendali il Distretto Sanitario ha anche la funzione di informare la popolazione e le sue rappresentanze istituzionali sugli obiettivi aziendali, oltre che sviluppare forme di partecipazione per la definizione delle priorità e per la valutazione dei risultati raggiunti; ha inoltre il compito di contribuire allo sviluppo dei programmi di promozione della salute a livello collettivo e individuale.

Il Distretto Sanitario opera sulla base delle risorse assegnate, negoziate con la Direzione Aziendale e definite in rapporto agli obiettivi di salute della popolazione di riferimento ed anche in relazione agli specifici obiettivi di salute riferiti al contesto distrettuale.

Nell’ambito delle risorse destinate, il Distretto è dotato di autonomia tecnico-gestionale ed economico-finanziaria, con contabilità separata all’interno del bilancio dell’Azienda ed assegnazione di budget funzionale.

L’articolazione dei distretti – sulla base di quanto previsto dal Decreto Presidenziale 22 settembre 2009 “Definizione dei distretti sanitari della Regione ai sensi dell’art. 12 della L.R. n. 5/2009” – e dei Comuni ivi acclusi risulta essere la seguente:

   
 

Distretto 50 di Trapani- PTA
(Trapani, Favignana, Paceco, Erice, Valderice, Buseto Palizzolo, Custonaci, San Vito Lo Capo)

 

Distretto 51 di Pantelleria - PTA
(Pantelleria)

 

Distretto 52 di Marsala
(Marsala, Petrosino)

 

Distretto 53 di Mazara del Vallo - Salemi PTA
Mazara del Vallo, Salemi, Vita, Gibellina)

 

Distretto 54 di Castelvetrano
(Castelvetrano, Partanna, Santa Ninfa, Campobello di Mazara, Salaparuta, Poggioreale)

 

Distretto 55 di Alcamo - PTA/PTE
Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi-Segesta)

 

La Direzione di Distretto Sanitario configura incarico di responsabilità di struttura complessa.

L’incarico di Direttore di Distretto è attribuito dal Direttore Generale a un dirigente dell’Azienda, che abbia maturato una specifica esperienza nei servizi territoriali e un’adeguata formazione nella loro organizzazione, oppure a un medico convenzionato da almeno dieci anni, con contestuale congelamento di un corrispondente posto di organico della dirigenza sanitaria.

Il Direttore del Distretto è responsabile della gestione delle risorse assegnate per il perseguimento delle funzioni del distretto sanitario, della programmazione e valutazione delle attività territoriali sanitarie e socio-sanitarie.

Il Direttore del Distretto supporta la Direzione Generale nei rapporti con i Sindaci del Distretto Sanitario, nonché con gli altri soggetti richiamati dall’art. 1 della Legge n. 328/2000, e partecipa al Comitato dei Sindaci.

 

 

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