Piano dei Centri di Responsabilità/Centri di Costo
Con la fusione delle ex aziende sanitarie ASL 9 e S.Antonio Abate nell'attuale ASP Trapani, è sorto, per molte attività aziendali, il problema dell'integrazione di molte procedure, regolamenti etc.
Anche la struttura dei Centri di Responsabilità/Centri di Costo è stata sottoposta ad una attenta riflessione. Fino alla stesura del presente documento, si è deciso di adottare una soluzione tampone costruendo un Piano unico dei Centri di Costo dell'ASP di Trapani "accodando" al Piano dei Centri di Costo dell'ASL 9 il Piano dei Centri di Costo del S.Antonio Abate.
Nel primo triennio di vita dell'ASP di Trapani (01/09/2009 - 01/09/2012) si è implementata una nuova articolazione organizzativa esplicitata nell'Atto Aziendale (Delibera del D.G. n.2376 del 01/10/2010) e nel Documento di Organizzazione (Delibera del D.G. n.3862 del 10/08/2011), conseguentemente è sorta l'esigenza, per una analisi attendibile dei costi di gestione per Unità Organizzativa, di procedere alla stesura di un nuovo Piano dei Centri di Responsabilità/Centri di Costo coerente con l'assetto organizzativo e strutturale dell'Azienda.
La necessità di procedere a codificare ex-novo le unità organizzative/contabili è stata riscontrata anche in virtù delle attività poste in essere dalla Regione Siciliana per l'implementazione della "Metodologia Regionale Uniforme di Controllo di Gestione" con l'acquisizione dei Servizi di consulenza direzionale ed operativa previsti dall'Accordo di Programma sottoscritto in data 11/12/2009, tra il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, il Ministero dell'Economia e delle Finanze e la Regione Siciliana, in attuazione dell'art. 79 comma 1-sexies lettera c), del D.L. 112/2008, convertito con Legge 133/2008, presso KPMG Advisory s.p.a. e Pricewaterhouse Coopers Advisory s.p.a.
Il progetto per la creazione di un "Controllo di Gestione regionale" imperniato sulla definizione ed identificazione dei Centri di Rilevazione standard (CRIL) ossia gli oggetti minimi di rilevazione rispetto ai quali sono rilevate ed analizzate le informazioni (attività; ricavi; costi; fattori produttivi; etc.) che pur prodotte a livello locale garantiscono la confrontabilità a livello regionale.
Il nuovo Piano dei Centri di Responsabilità/Centri di Costo è suddiviso in 8 livelli rappresentativi, in maniera esaustiva, della struttura gerarchica e dei livelli di responsabilità aziendale:
- Livello 1) -> Azienda;
- Livello 2) -> Organi Costitutivi;
- Livello 3) -> Direzione Aziendale/Strategica;
- Livello 4) -> Coordinamenti e Dipartimenti;
- Livello 5) -> Unità Operative Complesse;
- Livello 6) -> Unità Operative Semplici;
- Livello 7) -> Posizioni Organizzative/Uffici/Servizi;
- Livello 8) -> Centri di Costo (Unità minime di rilevazione dei costi e ricavi).
Si precisa che il settimo livello comprende tutte le posizioni organizzative individuate con Delibera del D.G. n. 3830 del 22/08/2012, tranne quelle omologhe con i livelli di responsabilità superiori.
La codifica dei primi sette livelli (Centri di Responsabilità) è di tipo alfanumerico concatenata gerarchicamente, mentre per l'ottavo livello (Centri di Costo) si è utilizzata la codifica dei CRIL regionali:
- Le prime due lettere identificano la Tipologia di Centro;
- Le due cifre successive (o lettera + cifra) sono l'Identificativo del Centro;
- La terza cifra è il Contatore;
- Quarta e quinta cifra rappresentano l'indirizzo.
Tipologia di Centro
I centri di costo sono strutturati nelle seguenti tipologie:
1) CENTRI FINALI - che erogano prestazioni all'utente finale, cui è possibile tipicamente associare un valore tariffario e/o un ricavo (ricoveri, prestazioni di natura territoriale, prestazioni di prevenzione):
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- FH - centri finali ospedalieri;
- FT - centri finali territoriali;
- FP - centri finali prevenzione;
- FM - centri finali salute mentale;
- FV - centri finali veterinaria.
2) CENTRI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI - che, come i centri finali forniscono direttamente servizi finali all'utente (attività diagnostica e specialistica in regime ambulatoriale), ma come centri intermedi erogano prestazioni ai centri finali:
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- DT - centri diagnostico terapeutici.
3) CENTRI DI SUPPORTO SANITARI - che forniscono servizi sanitari funzionali/accessori all'attività dei centri finali:
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- SX - centri di supporto sanitari.
4) CENTRI DI SUPPORTO ALBERGHIERI - che accolgono tutti i costi che si riferiscono alla gestione logistica e alberghiera, sia essa effettuata internamente e/o acquistata all'esterno:
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- AX - centri per servizi alberghieri.
5) SERVIZI GENERALI - che comprendono le strutture che erogano servizi non sanitari (direzione, coordinamento, supporto tecnico, supporto amministrativo) necessari al funzionamento dell'azienda:
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- GX - centri per servizi generali.
6) CENTRI DI SUPPORTO PER LA GESTIONE DELLA DOMANDA - comprendono tutti i centri a supporto della committenza di prestazioni che non sono prodotte, ma acquistate da erogatori esterni:
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- NN - centri di supporto per la gestione della domanda.
7) CENTRI DI RILEVAZIONE DELLA DOMANDA SODDISFATTA - comprendono tutti i centri in cui si rileva il valore delle prestazioni ricevute dai propri assistiti:
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- NZ - centri di rilevazione della domanda soddisfatta.
Identificativo del Centro
Al fine di rendere la codifica del centro di costo il più possibile "parlante", ciascun centro di costo è identificato con un codice a due cifre/lettera+cifra univoco già utilizzato in altri ambiti (es. flussi informativi NSIS).
Il contatore
Il contatore è una componente introdotta con la finalità di tracciare separatamente i casi in cui uno o più centri di costo siano caratterizzati contemporaneamente da: analoga "tipologia"; analogo "identificativo"; analogo "indirizzo".
Nuovo Piano dei Centri di Costo Aziendali
Delibera n. 1333 del 03/11/2022 - Adozione Nuovo Piano dei Centri di Costo Aziendali
Delibera N. 4830 del 25 Ottobre 2012