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Anche se il bere in maniera moderata e responsabile è socialmente accettato dalla nostra cultura, non bisogna dimenticare che il consumo di prodotti alcolici (sostanze psicoattive che possono portare a dipendenza) può essere dannoso per la salute e che l’abuso può produrre conseguenze non solo al bevitore ma anche al suo contesto sociale, in quanto può indurre comportamenti violenti, abbandoni, incapacità di costruire legami affettivi stabili, invalidità, incidenti sul lavoro e sulla strada. Inoltre, le capacità di smaltire l’alcol cambiano da persona a persona in base al sesso, all’età e alla corporatura.

Non esiste un consumo sicuro per salute, ma se si beve alcol, non bisogna bere a digiuno e non si devono superare le quantità considerate a basso rischio:

  • 2-3 unità alcoliche al giorno per gli uomini
  • 1-2 unità alcoliche al giorno per le donne
  • 1 unità alcolica al giorno per gli ultra 65enni
  • zero unità di alcol sotto i 16 anni.

L’unità alcolica corrisponde a circa 10-12 grammi di alcol puro, corrispondenti a un bicchiere standard di vino (12°, 125 ml), una lattina di birra (4,5°, 330 ml), un aperitivo (18°, 80 ml), un bicchierino di superalcolico (36°, 40 ml).

   

L’alcol procura:

  • 40% degli incidenti stradali
  • 5 - 10% dei ricoveri ospedalieri
  • più del 5% delle pensioni di invalidità
  • più di 25 milioni di giornate lavorative perse ogni anno
  • 30 - 40.000 persone morte ogni anno
   

I benefici della cessazione

Ridurre il consumo alcolico, o smettere di bere, produce benefici sullo stato di salute a qualunque età. Parte dei danni prodotti, in particolare i rischi acuti, sono completamente reversibili. L’eliminazione dell’alcol comporta, infatti, un’inversione completa del pericolo per tutte le patologie correlate. Anche nelle malattie croniche, come la cirrosi epatica o la depressione, per quanto permanga una quota di rischio a causa dell’esposizione protratta, la riduzione o la cessazione del consumo di alcol sono associate a un rapido miglioramento delle condizioni fisiche e anche a una riduzione abbastanza rapida della mortalità complessiva. I giovani che diminuiscono drasticamente il loro consumo alcolico in prossimità dell’età adulta riducono in maniera significativa il rischio di sviluppare danni alcol-correlati.

Inoltre, limitarne l’assunzione permette di tenere sotto controllo il peso corporeo: l’alcol infatti apporta circa 7 chilocalorie per grammo. Per smaltire le calorie accumulate bevendo un paio di bicchieri di alcol, sarebbe per esempio necessario camminare per circa 50 minuti, nuotare per 30 minuti o ballare per 35 minuti.

Bere alcol, così come fumare, comporta anche una spesa non indifferente, specialmente per i giovani. Decidere di non bere può essere dunque un vantaggio anche economico e permettere di vivere a pieno la propria vita e i momenti di divertimento.

 

Alcol e guida

Gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte nella fascia di età compresa tra i 5 e i 29  anni.

Guidare dopo aver bevuto aumenta il rischio di provocare o essere vittima di incidenti, in quanto l’alcol altera la capacità di rispondere prontamente agli stimoli acustici, luminosi e spaziali. Secondo il codice della strada il limite legale di alcolemia (concentrazione di alcol nel sangue) alla guida non deve superare 0,5 g per litro.

Prima di mettersi alla guida, bisogna ricordare che, per metabolizzare completamente un’unità alcolica, l’organismo impiega almeno un’ora, tempo che varia in funzione del peso corporeo e della sua assunzione o meno a digiuno. Donne e anziani hanno bisogno di un tempo maggiore per smaltire una singola unità alcolica.

 

Alcol e gravidanza

L’alcol influisce negativamente sulla funzione riproduttiva. Durante la gravidanza, visto che non è possibile stabilire un consumo sicuro, è bene evitare bevande alcoliche. L’esposizione prenatale all’alcol può essere infatti associata a deficit intellettivi che si manifesteranno successivamente nell’infanzia. Le conseguenze possono variare anche in base alle quantità di alcol assunte dalla futura madre. Astenersi dall’alcol durante la gravidanza è il comportamento più responsabile e sicuro perché consente di evitare l’aumento del rischio di aborto spontaneo, parto prematuro e basso peso alla nascita del bambino.

 

Prenditi cura di te

Bere un bicchiere di vino o una birra in compagnia rappresenta per molti un momento di socialità. Tuttavia per mantenere un buono stato di salute è importante essere consapevoli delle modalità con cui si consumano le bevande alcoliche e che bere alcol è comunque rischioso per la salute.

Non esiste un consumo sicuro per salute, ma se si beve alcol non si devono superare le quantità considerate a basso rischio.

È sempre consigliabile bere solo durante i pasti principali e mai a digiuno. Meglio scegliere bevande a bassa gradazione alcolica, come vino o birra, ed evitare i superalcolici.

Evitare di mescolare tra loro diversi tipi di bevande alcoliche.

È fondamentale non bere in alcune situazioni: se si ha meno di 16 anni, se si è in gravidanza o si allatta, mentre si lavora, quando ci si deve mettere alla guida.

È importante che chi beve durante i pasti non ecceda rispetto alle quantità considerate a basso rischio.

Evitare un consumo eccessivo in singole occasioni (binge drinking), fenomeno particolarmente diffuso tra le fasce giovanili e pericoloso sia per la salute che per i comportamenti a rischio che ne derivano.

Tenere sempre a mente che la capacità di metabolizzare l’alcol varia in base a fattori diversi come il sesso, l’età, la corporatura.

Fare attenzione all’interazione tra farmaci e alcol e consultare il proprio medico sull’opportunità di bere alcolici durante una terapia farmacologica.

 

 

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