Percorsi di prevenzione secondaria: appropriatezza e continuità assistenziale
La prevalenza dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari è in incremento per le migliori cure e la maggiore sopravvivenza. I trattamenti ospedalieri delle sindromi coronariche acute e dello scompenso cardiaco hanno raggiunto livelli di eccellenza, ma il follow up di questi pazienti nel territorio è fondamentale per assicurare loro cure di qualità per tutto l’arco della loro esistenza. È quindi necessario mettere in pratica i migliori percorsi possibili consentiti dalle risorse disponibili per i pazienti dimessi dopo sindrome coronarica acuta o dopo scompenso cardiaco, ed anche per quelli dimessi dopo impianto di device cardiaco.
Alla luce degli ultimi ed importanti sviluppi nella gestione dei percorsi nel post-acuto appare utile approfondire le conoscenze di questo settore della cardiologia da parte dei cardiologi e degli infermieri di cardiologia nell’ottica della continuità assistenziale.
L’A.S.P. di Trapani ha organizzato il corso, "Percorsi di prevenzione secondaria: appropriatezza e continuità assistenziale", con l’obiettivo di trasmettere ai discenti le principali nozioni sulle modalità di gestione clinico-strumentale dei pazienti in prevenzione secondaria ed incrementare la conoscenza dei percorsi di prevenzione secondaria alla luce delle linee guida e dell’evidence based medicine (EBM).
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categoria:
Corso di Formazione
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dove:
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Palazzo Quercia - Cittadella della Salute – Erice (TP)
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quando:
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telefono:
0923472268
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e-mail:
iscrizionecorsi@asptrapani.it
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note:
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Gli interessati possono iscriversi accedendo al Portale della Formazione dell’ASP di Trapani all’indirizzo:
https://trapani.sailportal.it/
Criterio di ammissione sarà l’ordine cronologico di arrivo delle richieste e la verifica da parte della Segreteria dei requisiti di partecipazione indicati nella pagina internet dedicata all’evento.
La conferma dell’ammissione all’evento formativo sarà comunicata per email.
Per i dipendenti dell’ASP Trapani trattasi di aggiornamento facoltativo da svolgere al di fuori dell’orario di lavoro; il dipendente può usufruire del permesso retribuito, per un massimo di 8 giorni i cui ai vigenti CC.CC.NN.LL.